"Snowboard"
Oggi
sono particolarmente svogliato, la stanchezza dei mesi passati si fa
sentire, appesantito dalla grande confusione che mi opprime in questi
giorni.
E'
da un po' che mi piacerebbe dedicare un post ad uno sport che mi
accompagna da tanti anni e che, ancora oggi è un punto fisso ed una
salvezza, in molti casi, per me: lo snowboard.
Parlare
di questo sport per me è un argomento immenso, così voglio
concentrarmi solo su quello che rappresenta per me, per essere il più
sintetico possibile.
Nei
mesi scorsi mi sono imbattuto in un libro che dovrebbe aiutarmi nella
ricerca del mio “talento”.
L'autore
mi era già noto, avendo letto tutti i suoi precedenti manuali.
Si
tratta di Sebastiano
Zanolli e il libro in questione è "Dovresti
tornare a guidare il camino Elvis".
Si
tratta di un testo che richiede di svolgere delle ricerche attive per
poter proseguire nella lettura.
La
prima ricerca o “compito per la sera” (che ancora sto svolgendo)
è questo: “... il primo passo è ripercorrere mentalmente e
scrivere tutto ciò che abbiamo realizzato con soddisfazione fino a
diciott'anni.
Tutto
quello che a noi personalmente è piaciuto fare e che abbiamo fatto
con passione e appagamento.
Quello
che ti piaceva fare, in sostanza.
Ciò
che ti faceva passare il tempo in fretta.
Quello
che non richiedeva sforzo e, se lo richiedeva, non sembrava faticoso
o noioso anche se per altri poteva esserlo.”
Intanto
continua a piovere e, di brutto !
Beh,
per me lo snowboard è una delle poche attività cui mi sono dedicato
per passione e curiosità, ha richiesto tempo e sforzi per imparare e
progredire, ma a me non pesava affatto, mi ha dato e mi da tra le più
belle soddisfazioni personali della mia vita e mi ha regalato alcuni
amici e tanti bei momenti di sport all'aria aperta.
Tutto
è iniziato 17 o 18 anni fa, guardando alla TV un servizio sulle
prime tavole da snowboard. Già sapevo sciare da circa 8 anni e
sentivo la necessità di affrontare le discese in montagna in modo
più nuovo e creativo.
Lo
snowboard era quello che faceva per me !
La
prima vacanza nel mio spot preferito all'epoca, Canazei in Trentino,
affitto tavola e attacchi (assolutamente hard, da usare con gli
scarponi da sci) e via.
Prime
due ore di lezione assolutamente tragiche !
Sarà
per la postura nuova, o perché mi hanno montato gli attacchi
“regular” (col piede sinistra avanti, mentre ho scoperto in
seguito di essere “goofy” ovvero col piede destro avanti), ma
proprio non mi sono divertito !
Mi
son detto: torno agli sci …
L'anno
successivo, stimolato dalla visione di uno dei primi film o video
sullo snowboard, “Snowboarders in Exile”, la voglia è tornata.
Mi
prendo una settimana per le vacanze di Pasqua e torno a Canazei.
Questa
volta affitto tavola freestyle, scarponi e attacchi soft (con tre
ganci, preistoria !) e mi organizzo per 6 lezioni full-immersion.
Risultato:
mi innamoro dello snowboard !
In
“Snowboarders in Exile” riders come Dave Seoane, Steve Graham e
Damian Sanders giocavano sulla neve ed ora io ora iniziavo a fare lo
stesso, ero al settimo cielo.
Nel
video che mi ha spinto a riprovare con lo snowboard, una frase in
particolare mi ha sempre seguito sulle piste.
Viene
dalle parole di un tipo eccentrico e dalla pettinatura punkeggiante
come Damian Sanders e recita:
“Il
freeride è senza dubbio la parte migliore di questo sport, perché
esci con i tuoi amici e ti diverti e ognuno spinge l'altro ai limiti.
Credo
che si tratti solo di questo, respirare aria buona e divertirsi.
A
nessuno importa niente che tu non fai cose spettacolari, non ti
condannano per questo, non è come in half-pipe, vieni giudicato dai
tuoi amici, ma è solo per divertimento”.
Beh,
per me lo snowboard è proprio questo :-)
Commenti
Bentornato Pizza!
Finalmente sei tornato!
Sull'idea di snowboard non avevo dubbi :-)
Ci vediamo ????
Portinaio:
La prossima stagione ti trascino sui monti a provare l'ebrezza del "riding" e del ricovero in ortopedia ;-)